PALAU - TEMPIO PAUSANIA - SARDEGNA in TRENINO VERDE

Sardegna in Trenino Verde
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Gallura Experience
in Trenino Verde da Palau a Tempio Pausania


Alle 09:00 fischia e sbuffa il vecchio locomotore. Parte il Trenino Verde con il suo convoglio di carrozze delle Officine Breda. Metalli verdi rivettati negli esterni, legno pregiato all’interno. Alla Stazione di Palau vi attenderà la vostra Guida Turistica, per raccontarvi di questi mezzi e di questa linea che dall’ottocento collegava il nascente porto commerciale di Palau, attraverso la Gallura, sino a Tempio Pausania, quindi a Sassari ed infine al porto di Alghero.

Si parte da est, per arrivare ad ovest. Il mare è alle spalle e tra un ardito ponte ferroviario e qualche galleria, si osservano i mammelloni granitici, prima sul rosa, poi sul grigio. Dai finestrini si scorgono le cussorgie e gli stazzi, filo conduttore della storia agropastorale di questi luoghi, che hanno per sempre indissolubilmente unito i corsi ed i sardi. Giunti alla Stazione di Arzachena, una prima “chicca” di questa vostra giornata. La sosta di 15’ vi darà tempo per provare a manipolare creativamente l’argilla, nel laboratorio ceramico a voi dedicato. Attraversata la zona archeologica “CodduVecchiu-LaPrisgiona”, si incontreranno le stazioni di Caldosa, Capichera e Oddastru, prima di giungere a quella di Sant’Antonio di Gallura. Scesi dal treno, poche centinaia di metri e saremo al punto panoramico sul Lago del Liscia.

Immancabili fotografie, prima di raggiungere il nostro pullman che in dieci minuti ci porta a Sant’Antonio di Gallura. Qui gli stazzi divennero cussorgia e nel 1979 un comune autonomo da Calangianus. Con una breve sosta vi vedremo la medievale chiesa di Sant’Andrea e quella di S.Antonio Abate (1917), quindi “Palazzu Mannu” che sposta la nostra attenzione sui fabbricati civili la chermes di architettura tipica gallurese, in bella vista lungo la "carréra longa”. Potrà anche essere occasione anche per una breve sosta al bar. Ripartiti poco dopo, attraverseremo la macchia sughericola che da sempre alimenta questa attività antropica, sino a giungere a Luras per la visita dell’area archeologica prenuragica (5.000 anni fa) caratterizzata dai Dolmen Ladas e Ciuledda. Pochi passi e saremo nuovamente in pullman diretti a Calangianus, dove la visita al Laboratorio Artigianale del sughero ci arricchirà con curiose domande e risposte, mentre quella “corteccia” diventa un “vestito”. Alle ore 13:00 ci faremo accompagnare per pochi chilometri, sino al punto in cui assaporeremo la zuppa gallurese, salumi e formaggi, verdure fresche, comodamente seduti in un caratteristico agriturismo. Nuovamente in pullman per il breve e confortevole spostamento sino a Tempio Pausania, la “Città di Pietra”, come Vittorio Emanuele I la insignì già nel 1833.

Un breve itinerario tra serrate vie, piazze e chiesette. Non si potrà non parlare di Fabrizio De André, della storia del suo sequestro ed in generale di quel drammatico periodo del banditismo. Giunti alla bella Stazione Ferroviaria, ne ammireremo i dipinti in “Stile Liberty” di Giuseppe Biasi (1931) prima di accedere alle adiacenti Officine Ferroviarie delle linee Palau-Sassari-Alghero. Luogo maestoso, rimasto incantato ai primi anni Trenta, sono musealizzate e con i macchinari ancora funzionanti. Le visiterete ed avrete anche l’occasione di vedere e salire, sulla carrozza Bauchiero del 1913, su cui viaggiò D.H. Lawrence, con le sue finiture di lusso, in legno ed ottone.

Sono le 16:00 ed il viaggio in trenino verde riparte, per percorrere quel tratto di linea lasciata precocemente al mattino, per darci modo di visitare quello che lungo linea non si trova. Siamo in direzione Nuchis, quindi Luras-Calangianus, ma sarà impossibile non parlare del leggendario “Muto di Gallura”. Quel Bastiano Tansu che visse in latitanza la faida tra i Vasa e i Mamia, prima di venire presentato al mondo dal Costa nel 1884 e riportato ad una terza vita pubblica dal successo dell’omonimo film (2022). Giungeremo al Lago Liscia con uno spettacolare passaggio sul ponte, quindi alla Stazione di Sant’Antonio di Gallura e ancora a quella di Arzachena (18:20). Ora il mare è davvero vicino, si sente, ma non lo si vede ancora.
Occorre procedere per qualche chilometro a nord, poi, dopo una gran curva, ecco che si apre davanti a noi, con lo straordinario panorama sull’Arcipelago di La Maddalena. Alle 19:15, avventura terminata, giunti alla stazione di Palau, felici e carichi di esperienze da raccontare.
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