Dal Marghine alla Planargia
in Trenino Verde, da Macomer a Bosa
Ore 9:15, ci si incontra con il Trenino Verde e la Guida. Ultimo fischio, qualche sbuffo e si parte dalla Stazione di Macomer (09:30). Il paesaggio è caratterizzato dalle antiche lave che virano dal rosso cupo al nero. Muretti a secco che testimoniano la stagione delle “chiudende”. Ampie distese sono a pascolo. I numerosi nuraghi (tra cui il “Succoronis”) spesso sbucano tra le colline lungolinea. Anch’essi neri, come i muretti a secco, in contrasto con la vegetazione, cangiante in base alla stagione, dà verde a gialla. A 537 metri di quota (il punto più altro di questa tratta), ci fermiamo. Siamo alla Stazione di Bara. La sosta permetterà di visitare l’Abbazia Cistercense di S.Maria di Corte (fra le più antiche d’Europa). Colazione con caffè e dolci locali, subito dopo la visita guidata al complesso monastico, ma al secondo fischio, tutti in carrozza. Si riparte attraverso la Planargia, nei territori di Sindia e Tinnura. Antica è la tradizione agropastorale in questi altipiani, degradanti sul mare di Sardegna, sferzati dal vento di maestrale, che sagoma la vegetazione, prostrandola verso est. Alla stazione di Tinnura, si scende per visitare il “Paese dell’Arte”. Nella caratteristica Stazione, ci attende un tagliere di prodotti locali ed una degustazione di vino Malvasia, il più identitario elemento enogastronomico di questo territorio, prodotto dalle vigne che adornano le colline attorno a noi. Come da tradizione, ad accompagnare la malvasia ci saranno anche i fragranti biscotti. Da qui, cambia l’aria, addensata dall’umidità salmastra del mare ed il viaggio in treno prosegue sino a raggiungere Bosa, in breve. Le sue casette piccole, abbarbicate per necessità di difesa e colorate dai pescatori per riconoscerle dal mare. Sorge sul colle, che si affaccia sul fiume Temo, che la confina a valle. A monte, è coronata dal Castello dei Malaspina, sino alle cui mura risalgono le scalinate verticali, che incrociano gli stradelli orizzontali. Nel tempo libero a Bosa si potrà gironzolare per i quartieri vecchi, o soffermarsi per la visita del museo delle Conce, sul lungo fiume. Affacciarsi sul vecchio ponte o risalire il fiume Temo in battello (facoltativo e con costo aggiuntivo), pranzare con il pescato fresco o semplicemente al sacco. L’arrivo a Macomer è previsto per le 17:30, certamente appagati da tanta varietà di luoghi, sapori, paesaggi, sensazioni.
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